Rassegna Stampa

Maurizio Primanni ai microfoni di Finance TV

Maurizio Primanni è stato ospite di ‘Top Book’, programma di Finance TV dove si parla dei migliori libri di economia e finanza direttamente con gli autori. 

“Nel libro avete parlato di banca del terzo millennio partendo da come dal 2007 si sia evoluto il mondo della banca. Facci una panoramica generale dei cambiamenti avvenuti a partire da quegli anni nel settore”

Primanni: “Come sappiamo, l’azienda banca è stato uno dei cardini dello sviluppo del nostro sistema industriale in Italia. Si è sempre parlato di un sistema industriale banco-centrico perché è stata proprio la banca a supportare lo sviluppo delle nostre PMI. Però noi siamo partiti dal presupposto che l’azienda banca, oggi, è in una fase di profondo cambiamento del proprio modello di business. Per far questo dovevamo per forza partire da una prospettiva storica. C’è stato un punto che ha segnato lo snodo nell’avvio di queste riflessioni su come fare evolvere il modello di business della banca che è stata la crisi del 2007/2008, tipicamente ricordata come legata al fallimento della Lehman Brothers. Dopo quell’evento di origine non domestica ma americana, dovuto da come le banche negli stati uniti hanno interpretato il loro mestiere, ne è derivato uno sviluppo eccessivo da quello che viene chiamato ‘shadow banking’, un tipo di finanza strutturata fatta da crediti derivati e prodotti esotici che in qualche modo, ad un certo punto, hanno raggiunto una dimensione talmente elevata da mettere in difficoltà la stessa struttura delle banche americane, storicamente conosciute come le più grandi del mercato. Da li è partita una fase di ripensamento del modello di business della banca molto guidata dai regolatori, che ha portato la banca ad essere un’entità ancora più regolamentata, con un’impalcatura normativa ancora più direttiva più direzionale verso chi gestisce le banche che ha condizionato molto ill modo di lavorare della banca degli ultimi dieci anni”

“Da questo condizionamento delle attività l’evoluzione sta andando in un rapporto tra banca cliente sempre più a favore di quest’ultimo, mettendo cioè sempre al centro il cliente. In che cosa si sta caratterizzando questo tipo di evoluzioni a livello di servizi nel guardare la centralità del cliente? L’industria del prodotto, e quindi dell’offerta, è pronta oggi?”

Primanni: “Storicamente chi studia l’Industry dei servizi finanziari ha sempre conosciuto un’industria legata sempre di più all’offerta che alla domanda, nel senso che sono sempre stati gli operatori sul mercato a riuscire in qualche modo ad indirizzare lo sviluppo della domanda quando si trattava di lanciare nuovi prodotti, o in qualche modo l’emergere di alcuni bisogni di cui i clienti magari non erano nemmeno consapevoli. Sicuramente tutta la spinta normativa che ha riguardato la banca negli ultimi dieci anni è stata tesa da una parte a rafforzare la banca come azienda e la sua struttura patrimoniale e quindi metterla nella condizione di riuscire a gestire eventuali nuovi eventuali shock di mercato. Però, dall’altra parte, la normativa è andata anche nella direzione di mettere al centro gli interessi del cliente e di evolvere nel modo di lavorare della banca sempre più nel cercare di interpretare e, in qualche modo, tutelare gli interessi del cliente in misura maggiore di quanto non fosse già capitato nel passato. Questo cambia sicuramente molto il modo di approcciarsi della banca al cliente, e forse è anche da qui che è nato il trend che caratterizzerà probabilmente i prossimi anni del business bancario che guarda ai dati. I dati sono diventati uno dei fattori di successo più rilevanti oggi e lo saranno sempre più nel futuro perché l’obiettivo è quello: attraverso i dati che la banca ha a disposizione riuscire a capire meglio il cliente e le sue potenziali aree di bisogno e trovare delle soluzioni sempre più soddisfacenti ed efficaci per il cliente stesso”. 

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Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

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