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Non temete il cigno nero – Perché la financial advisory ha resistito alle tensioni geopolitiche internazionali

di Maurizio Primanni, CEO del Gruppo Excellence, per il mensile Bluerating

Difficile immaginare anni così problematici per la congiuntura economica sia nazionale che globale: dalla lunga e faticosa uscita della pandemia da Covid-19 (scoppiata nel 2019 a Wuhan in Cina) all’invasione della Ucraina da parte della Russia (iniziata il 24 febbraio 2022), dall’aumento del costo dell’energia a quello delle materie prime e dei trasporti, dai rischi di recessione all’inflazione. Quest’ultima in Italia, secondo le previsioni estive della Commissione europea, nel 2022 toccherà il 7,4%. Malgrado tali condizioni, le banche reti, quelle che aderiscono ad Assoreti, nei primi cinque mesi dell’anno (da gennaio a maggio, dati disponibili al momento della scrittura di questo articolo, n.d.r.), raccolgono 21,46 miliardi rispetto ai 56,87 complessivi del 2021, il che corrisponde al 37,7% del totale.

Tenuta sostanziale
Se linearizziamo l’esito, possiamo parlare di tenuta sostanziale: le reti, nonostante i cigni neri, dimostrano di avere stabilizzato la propria clientela. Tuttavia, gli eventi negativi degli ultimi due anni hanno conseguenze sul mix di prodotti. Sempre nei cinque primi mesi del 2022 la quota del risparmio gestito è pari a 8,78 miliardi (40,8% del totale) rispetto ai titoli (4,14 miliardi, 19,3% del totale) e alla liquidità (8,55 miliardi, 39,9%). Nel 2021 i dati erano stati: risparmio gestito: 41,21 miliardi (72,5% del totale); titoli: 2,07 miliardi (3,6%); liquidità: 11,92 (21,0%). Che cosa prevedere per la seconda parte dell’anno? Arduo ipotizzare una situazione peggiore di quella della prima. Le dimissioni del governo Draghi e le elezioni politiche anticipate del 25 settembre sembrano in via di metabolizzazione nel Paese e se esistevano rischi di aumento dello spread, la Bce ha subito approntato lo scudo del Tip (Transmission Protection Instrument). Credo che il livello di maturità delle reti consentirà alle stesse di ribadire, da luglio a dicembre, quanto conseguito da gennaio a maggio: una tenuta sostanziale sul 2021.

Effetto-metabolizzazione
Per quanto riguarda il risparmio gestito, possiamo supporre che quell’effetto metabolizzazione di cui abbiamo detto consentirà un recupero rispetto al risultato dei primi cinque mesi dell’anno: possiamo attendere che da luglio a dicembre la raccolta del gestito peserà il 50%-55% del totale rispetto al 37,5% dei primi sei mesi. I clienti aumenteranno? Sono convinto di sì circa le reti, organizzazioni intrinsecamente e strutturalmente più veloci nell’offrire prodotti innovativi che stimolano la raccolta; pensiamo ai conti depositi, prodotti sintetici o cosiddetti “bundle”, che declinano l’investimento in nodo graduale. La congiuntura negativa ridimensionerà invece il fenomeno della migrazione dei professionisti dalle banche commerciali, che non vorranno rinunciare alle sicurezze del posto fisso verso le reti. Con una eccezione: i giovani, motivati e in grado di mettersi in gioco.


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Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

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