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San Valentino con l’euro digitale

di Andrea Gnetti, CEO di Excellence Payments

È il 14 febbraio del 2029, questa mattina mi sono svegliato presto perché questo San Valentino non sarà come tutti gli altri. Alcuni giorni fa ho chiesto alla mia fidanzata di sposarmi, a 35 anni penso sia arrivato il momento, e questo giorno lo voglio vivere in modo speciale.

Alle 9 ho l’appuntamento con il mio barbiere Antonio, che mi segue da quanto ero un ragazzo. Mi presento puntuale e, nella canonica mezzora, mi rende una persona decisamente più presentabile. Per me andare da lui è come andare a visitare un vecchio amico che si prende cura di me con la dedizione e pazienza che la mia folta capigliatura riccia richiede.

Il costo del servizio è di 25 Euro. Antonio non ha mai amato troppo la moneta elettronica e io oramai non prelevo più contante. Da poco tempo però abbiamo superato il problema. Oggi, finalmente, posso pagarlo avvicinando il mio smartphone al suo con lo stesso livello di riservatezza che si ha con il contante e senza alcuna commissione. Ogni tanto penso che dovrei forzarlo ad accettare le normali carte di credito e a farmi fare la ricevuta, ma non vorrei interrompere l’incanto di quella mezz’ora di piacevole evasione dal mondo.

Uscito dal barbiere verifico la disponibilità residua sul mio wallet; 20€, decisamente non sufficienti per questa giornata. Controllo il conto corrente che ho per le spese quotidiane, anche quello è vicino allo zero, e quel poco rimasto mi serve per pagare le bollette. Dovrò, quindi, usare i soldi sul mio conto di risparmio. Del resto, godermi questa giornata mi sembra un buon motivo per farlo. Prelevo quindi 250€ dal mio conto di risparmio e li metto sul mio wallet, qualche click e in pochi secondi sono a disposizione.

Prossima tappa il fioraio. Sono molto indeciso sui fiori da comprare, e mi faccio consigliare da lui. Mi propone le classiche 12 rose rosse a gambo lungo per un costo di 90€, o, in alternativa, un trionfale mazzo composto da 10 gigli bianchi, 7 peonie rosa e 5 rose rosse, per un costo totale di 130€. Mi dice anche che, se voglio, senza alcun costo aggiuntivo, glieli posso pagare in 4 mesi. Lo ringrazio, ma non amo avere debiti. Dopo avere esitato per qualche secondo, opto per il trionfo e compro il mazzo da 130€. Spero che i 140€ residui siano sufficienti per il ristorante di pesce che ho prenotato. Qui a Milano i prezzi sono arrivati alle stelle. Ringrazio il fioraio per i consigli, scrivo il breve biglietto di accompagnamento, poche parole che mi hanno richiesto una mattinata di lunghi pensieri, fornisco l’indirizzo di consegna, pago con il mio wallet, tutti i commercianti lo devono accettare, ed esco dal negozio. Peraltro, Emanuele, il fioraio, mi dice che il nuovo sistema gli piace molto perché i soldi gli sono trasferiti in tempo reale. È proprio come ricevere dei contanti, ma con più sicurezza e facilità di gestione.

Appena fuori ricevo la telefonata di Riccardo, mio nipote di 16 anni. Da poco si è fidanzato con Mirella, una ragazza dalla figura minuta e sguardo vivace. Questo è il suo primo vero San Valentino e non vuole fallire. Io sono la sua ancora di salvezza per utili consigli e un finanziamento aggiuntivo. Non mi tiro indietro, per la cena gli propongo di prenotare da Mario, un ristorante-pizzeria da poco ristrutturato in stile moderno, che, secondo me, ha la giusta atmosfera e spazi per una bella cenetta romantica. La solidarietà di zio mi impone anche di finanziare l’iniziativa con 50€. Seleziono dal mio wallet il suo nickname, Richi13, e via i 50€ appaiono sul suo, il tutto senza costi a mio carico. Bene, ho un nipote felice, e un budget residuo significativamente ridotto. Speriamo questa sera di non esagerare, rimangono 90€.

Alle 21 arriviamo puntualmente al Sogno del Mare, che, nonostante il nome non proprio originale, offre una qualità e varietà di piatti che per me sono senza pari. Mi sono raccomandato sulla posizione del tavolo. Ci portano in una piccola saletta nella quale sono presenti solo 3 tavoli. La luce irradia delicatamente la stanza e, nonostante gli altri due tavoli siano pieni, non si percepisce alcun rumore di fondo. Appena seduti ci offrono due calici di franciacorta e un piccolo antipastino. Prendo la lista dei vini e opto per uno chardonnay barricato. Il dado è tratto, mi è chiaro che il budget verrà sforato, ma decido di non farci caso. Prima di uscire di casa ho collegato il mio wallet al mio conto di risparmio e, nel caso il budget sarà sforato, l’importo aggiuntivo necessario verrà prelevato in automatico da li. Peraltro, al Sogno del Mare, mi hanno inserito nel loro programma di fidelizzazione, ogni 200€ spesi presso di loro con il mio wallet mi offrono uno sconto del 10% alla cena successiva, che, conoscendomi, non sarà molto in là nel tempo.

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La giornata descritta è solo uno dei numerosi scenari in cui si può utilizzare l’Euro Digitale, o, meglio, l’utilizzo che si potrà fare del Circuito dell’Euro Digitale, a cui si potrà accedere tramite un wallet dedicato.

L’uso del wallet digitale in sé potrebbe non sembrare eccezionale. Infatti, i metodi di pagamento attuali permettono già di eseguire molte, se non tutte, le operazioni descritte:

  • Esistono carte, come Curve, che offrono la funzione ‘anti-imbarazzo’, ovvero la possibilità di accedere al conto di una seconda carta quando quella principale è priva di fondi.
  • La possibilità di scambiare denaro in tempo reale senza commissioni tra privati è già una realtà consolidata, come dimostra PayPal.
  • Le criptovalute ci permettono di scambiare denaro in modo anonimo, una caratteristica che, purtroppo, ha contribuito in parte al loro successo.

Non è quindi nelle singole funzionalità che l’Euro Digitale rappresenterà una novità. Il motivo per cui potrà rappresentare un momento di discontinuità nel panorama europeo dei pagamenti è la presenza di tutte le funzionalità in un unico strumento di pagamento e la sua pervasività presso consumatori ed esercenti. I primi potranno attivare e utilizzare le funzionalità base dei propri wallet senza costi, mentre i secondi saranno obbligati ad accettare l’Euro digitale, seppure pagando una merchant fee. Questa è potenzialmente inferiore a quelle oggi di mercato, già progressivamente in riduzione spinte dalla pressione competitiva che caratterizza il settore dell’acquiring. La BCE non richiederà il pagamento di scheme fee per l’accesso al Circuito dell’Euro Digitale, che, quindi, dovrebbe comportare per i fornitori di servizi di pagamenti, Banche, IMEL e payment institution, costi ridotti.

Nonostante il lancio del Circuito dell’Euro Digitale non sia ancora confermato e richiederà probabilmente diversi anni per essere completato, con una stima non prima del 2029, è fondamentale che gli operatori di mercato ne comprendano fin da ora le peculiarità. L’introduzione dell’Euro Digitale rappresenta un cambiamento significativo nel panorama dei pagamenti, con potenziali ripercussioni su molteplici aspetti del mercato. Pertanto, è essenziale che gli operatori di mercato inizino a considerare l’Euro Digitale nelle loro strategie future. Questo non solo permetterà loro di adattarsi più facilmente ai cambiamenti, ma potrebbe anche offrire opportunità uniche per innovare e rimanere competitivi in un mercato in continua evoluzione.

CORRELATOAscolta la puntata del nostro podcast “L’euro digitale, tra necessità e attese”

Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

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