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Le Nuove Politiche della BCE su Instant Payment: un volano per l’Adozione Italiana?

di Andrea Gnetti e Davide Olivieri, rispettivamente CEO e Senior Consultant in Excellence Payments


La Banca Centrale Europea (BCE) si trova al cuore di un’ambiziosa trasformazione nel settore dei pagamenti, mirando ad accelerare, semplificare e abbattere i costi dei trasferimenti monetari all’interno dell’Unione Europea. Quest’innovazione si fonda su due pilastri principali: da un lato, l’attuazione di regolamentazioni sugli Instant Payment nell’area dell’euro, che garantiscono transazioni in tempo reale, assicurando la disponibilità immediata dei fondi 24 ore su 24, 7 giorni su 7; dall’altro, la futura introduzione dell’Euro Digitale, concepito come integrazione alla moneta fisica, al fine di offrire un metodo di pagamento sicuro, stabile e diretto, emesso direttamente dalla BCE.

Il primo passo, promosso dalla Banca Centrale Europea, punta alla diffusione dei bonifici istantanei tra il pubblico europeo, con l’obiettivo di fargli sostituire progressivamente i bonifici tradizionali. Ciononostante, emergono dubbi sulla fluidità dell’adozione degli Instant Payment all’interno dell’Unione Europea e, più specificatamente, nel contesto italiano. Il presente articolo intende esplorare le ragioni per cui, in Italia, il bonifico istantaneo potrebbe non riuscire a sostituire il bonifico ordinario, mettendo in evidenza come la sua attuale limitata diffusione non implichi necessariamente una crescita futura. Procediamo, quindi, con ordine.

COSA SONO GLI INSTANT PAYMENT (O BONIFICI ISTANTANI), E QUALI SONO LE NOVITÀ NORMATIVE

L’Instant Payment, lanciato in Europa il 21 novembre 2017, rappresenta una modalità di bonifico che permette il trasferimento di fondi fino a un massimo di 100.000 € in meno di 10 secondi tra i correntisti dell’area SEPA, assicurando disponibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno. Questa modalità di pagamento porta con sé numerosi vantaggi, come efficienza, velocità e flessibilità, beneficiando tanto i privati quanto le aziende. Nel febbraio 2024, il Parlamento Europeo ha approvato un aggiornamento alla legislazione SEPA, introducendo nuove regole che tutti i fornitori di servizi di pagamento (Payment Service Providers, PSP) dovranno osservare:

  • obbligo di offrire i bonifici istantanei, oltre a quelli ordinari;
  • obbligo di applicare le stesse commissioni previste per i bonifici ordinari;
  • obbligo di verifica degli IBAN per prevenire errori e frodi, attraverso il controllo di corrispondenza dei dati;
  • implementazione di verifiche massicce e quotidiane dei clienti in relazione agli elenchi delle sanzioni dell’UE.

Questa nuova normativa entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. La data di pubblicazione è ancora da annunciarsi, ma si prevede che sarà entro giugno 2024. L’intento è incrementare l’adozione di questo metodo di pagamento, finora caratterizzato da una diffusione limitata. L’obiettivo è rendere l’adozione dell’Instant Payment pervasiva e il suo utilizzo economicamente indifferente per la clientela rispetto al bonifico ordinario, incrementandone, al contempo, la sicurezza.

UN METODO DI PAGAMENTO POCO UTILIZZATO IN ITALIA

Nonostante i numerosi vantaggi precedentemente evidenziati e l’adozione di questo metodo di pagamento da parte della maggior parte degli istituti finanziari, l’utilizzo dei bonifici istantanei in Italia rimane notevolmente limitato. Nel 2022, infatti, solo il 5% dei bonifici SEPA effettuati in Italia era di tipo istantaneo, una percentuale significativamente inferiore alla media europea del 14%. Un’ulteriore indagine, condotta su un campione di cittadini europei nel 2022 dalla Banca Centrale Europea e intitolata “Study on the payment attitudes of consumers in the euro area (SPACE) – 2022”, ha rivelato che i pagamenti istantanei erano disponibili per il 57% degli intervistati italiani, una percentuale superiore al 51% registrato nell’intera area euro, suggerendo quindi una maggiore accessibilità a questo strumento in Italia rispetto ad altri paesi europei. Tuttavia, si è identificata una considerevole barriera all’adozione su larga scala di questa tecnologia, attribuibile principalmente al costo del servizio. In particolare, l’indagine della BCE ha mostrato che un significativo 38% degli intervistati italiani sostiene di affrontare commissioni più elevate per i bonifici istantanei rispetto ai tradizionali, una percentuale che si confronta con il 20% registrato nell’area euro. Questa considerazione, che non riguarda solo il nostro paese, ha comportato che il bonifico istantaneo viene utilizzato quando strettamente necessario, lasciando al bonifico ordinario il ruolo di protagonista.

IL FUTURO DEI BONIFICI ISTANTANI ALLA LUCE DEL CAMBIO DI NORMATIVA

Con l’entrata in vigore della nuova regolamentazione, si prevede un incremento nell’utilizzo dei bonifici istantanei, che emergono come potenziali sostituti dei bonifici ordinari. Questa tendenza verso la cannibalizzazione è incentivata dal livellamento dei costi tra le due tipologie di bonifico e dall’introduzione di nuove misure di sicurezza, quali il name check, che incrementano significativamente la fiducia degli utenti, rendendo i bonifici istantanei percepiti come un mezzo sicuro. Questi miglioramenti si rivolgono direttamente alle preoccupazioni legate a frodi ed errori di trasferimento, elementi critici nella scelta dello strumento di pagamento.

Nonostante i vantaggi sopra elencati, il bonifico istantaneo non sembra avviato a diventare il metodo di pagamento di riferimento per le transazioni peer-to-peer (P2P). La principale limitazione a tale ascesa risiede nella presenza di soluzioni alternative che consentono transazioni senza alcun costo, continuando così ad attrarre un ampio numero di utenti. In aggiunta, l’esperienza utente, resa meno immediata dall’obbligo di inserire l’IBAN e il nome del destinatario, a differenza di altre applicazioni dove è sufficiente un clic su un alias, viene spesso percepita come meno fluida e intuitiva rispetto ad altre opzioni di pagamento digitale. Questo rappresenta un ulteriore ostacolo all’adozione dei bonifici istantanei per transazioni quotidiane o di modesta entità tra privati.

Tuttavia, questo scenario potrebbe conoscere un significativo punto di svolta con l’avvento dell’Euro Digitale. L’introduzione di una valuta digitale europea potrebbe offrire una soluzione che coniuga la sicurezza e l’efficienza dei bonifici istantanei con un’esperienza utente semplificata e priva di costi aggiuntivi, rispondendo così alle principali esigenze degli utenti.

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Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

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