Oggi Il Sole 24 Ore sia in edicola che sulla sua versione online presenta l’analisi — in controtendenza — e con dichiarazioni del CEO di Excellence Maurizio Primanni, “Paradosso banche: generose su dividendi, punite in Borsa”, secondo cui il prezzo delle azioni dei titoli bancari non è condizionato dalla dividend policy.
Sempre più generose in termini di dividendi distribuiti, ma sempre più punite in Borsa. È una condizione paradossalmente amara, quella che stanno vivendo le banche italiane in Borsa. Se è vero che in un mercato finanziario perfetto la politica dei dividendi dovrebbe essere ininfluente sul valore dell’impresa (poiché gli azionisti dovrebbero valutare l’impresa in base ai redditi attesi senza badare alla loro ripartizione), è anche vero che nell’approccio manageriale gli investitori dovrebbero preferire i dividendi ai guadagni in conto capitale: di conseguenza, il valore delle azioni dovrebbe essere sostenuto (almeno in teoria) da una generosa politica di distribuzione degli utili. Tuttavia quello che sta succedendo sul mercato sta andando in direzione opposta. Secondo un’analisi di Excellence Consulting, che ha analizzato gli andamenti borsistici delle società finanziarie italiane ed europee e li ha incrociati con i trend dei dividendi offerti, emerge come il prezzo non sia condizionato dalla dividend policy.
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