Ci sono importanti segnali di schiarita sul cielo che sovrasta le banche italiane. Solo qualche giorno fa, Moody’s ha alzato da ‘negativo’ a ‘stabile’ l’outlook delle suddette, e ne ha spiegato il motivo in un rapporto dove si legge che “i crediti deteriorati continueranno a diminuire, le condizioni di finanziamento migliorano e il capitale degli istituti resta stabile”. La società, attraverso la voce del suo Senior Credit Officer Fabio Iannò, ha inoltre sottolineato che le attese per il 2020 sono positive:
Ci aspettiamo che i crediti problematici delle banche italiane continueranno a diminuire nel 2020 per il quinto anno consecutivo
E dopo Moody’s anche Fitch oggi ha migliorato l’outlook delle banche italiane rivendendo a sua volta da ‘negative’ a ‘stabili” le prospettive sul comparto. Questa la dichiarazione di Fitch riportata dall’Ansa:
Ci attendiamo che la performance delle banche italiane si sia stabilizzata. I bassi tassi di interesse e la debole domanda di prestiti da aziende e pmi proseguirà ma una più forte qualità degli attivi, nonostante la mancanza di crescita economica, e una più alta copertura degli Npl aiuterà a mantenere le rettifiche su crediti sotto controllo e a sostenere la redditività.
Da questo scenario delineato quasi ‘congiuntamente’ da Moody’s e Fitch emerge che le prospettive, per la banche italiane, migliorano. E Maurizio Primanni — CEO di Excellence Consulting — sottolinea come oggi le banche italiane siano più solide e patrimonializzate:
Il sistema bancario italiano ha saputo reagire alla crisi, dato che il livello di crediti deteriorati si è notevolmente ridotto e negli ultimi 10 anni sono stati realizzati accantonamenti a copertura delle sofferenze pari a circa 300 miliardi, di cui circa 200 relativi ai crediti dubbi). Oggi le banche italiane sono tra le più patrimonializzate in Europa e il CET 1 Ratio è migliorato in 10 anni del 100%.
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