Rassegna Stampa

“Il Consulente Finanziario Digitale”, di Maurizio Primanni ed Ernesto Vergani, in libreria dal 9 luglio

Un libro che fa il punto, riflette intorno al domani e ha l’ambizione di indicare la strada futura del consulente finanziario, contestualizzando l’argomento nei mesi dell’epidemia di Coronavirus, che ha cambiato e sta modificando redditi, risparmi, bisogni e comportamenti dei clienti, in altre parole dell’economia e della finanza.

Scritto a quattro mani da Maurizio Primanni, CEO di Excellence, società italiana di consulenza strategica e dal giornalista Ernesto Vergani, “Il consulente finanziario digitale/ Come ottenere benefici economici e operativi dagli strumenti digitali” (Guerini Next, 2020, pagg. 160, euro 16,50), in libreria dal 9 luglio, prende per mano il lettore e lo conduce nei diversi scenari dell’universo dell’advisory, convincendolo di un fatto: la stella polare della consulenza finanziaria, non solo nella post pandemia, ma anche nei prossimi anni, sarà l’opzione digitale.

Nel primo capitolo gli autori utilizzano il benchmark della Cina (uscita prima dall’emergenza sanitaria e che quindi ne ha già sperimentato gli effetti economici) per anticipare ciò che verosimilmente accadrà anche in Europa. Nel popoloso paese orientale le nuove tecnologie digitali applicate al caring del cliente e alla consulenza sono state il volano della tenuta del comparto bancario gettando le basi per una sua pronta ripartenza. Di pagina in pagina, questo testo si rivela uno strumento che, con taglio pragmatico, guarda a come affrontare il futuro.  Le tecnologie sono analizzate nei dettagli: da quelle già frequentate (wealth management platform, web collaboration e firma digitale) fino a quelle prossime (digital advice, gamification e machine learning).

La tecnologia fine a se stessa però non basta. Il libro si sofferma molto anche sulla relazione tra consulente e cliente, sviscerando più prospettive: dai reciproci vantaggi della consulenza digitale (dalla salute finanziaria del cliente alla gestione del tempo del professionista), alle sue potenzialità (il lavoro in team e la comunicazione, per esempio), fino agli impatti positivi sull’efficienza e sulla produttività del consulente e infine sulla possibilità di offrire una più ampia varietà di servizi accessori (dalla consulenza immobiliare a quella per l’impresa).

Un testo destinato oltre che al mondo finanziario – consulenti finanziari, private banker e manager delle banche – a tutti i professionisti che si occupano in senso lato di finanza, ma anche a tutti quegli d’investitori fai da te – l’uomo comune, chi lavora in qualsiasi altro settore, o anche lo studente – che vogliono fare un passo in avanti nelle loro competenze e nella comprensione del modello di business del consulente finanziario digitale.

“Credo fermamente – scrive nella prefazione Gian Maria Mossa, AD e DG Banca Generali – nel futuro dei consulenti finanziari come figure fondamentali per accompagnare le famiglie nelle sfide della crescita e della protezione dei patrimoni, soprattutto nei contesti di mercato più complicati. Proprio nei momenti di maggiore complessità infatti il cliente apprezza il fatto di avere al proprio fianco un professionista preparato e dotato di tutti i migliori supporti tecnologici. Ben vengano quindi tutti quegli strumenti che aiutano a far comprendere il valore della diversificazione e che in generale consentono al consulente di svolgere con ancora maggiore efficacia la propria attività di salvaguardia dei patrimoni dei clienti”.

Maurizio Primanni è fondatore e presidente del Gruppo Excellence, specializzato nella consulenza manageriale, nella formazione e nell’innovazione digitale. Sin dall’avvio della sua attività professionale in McKinsey & Company, ha lavorato con le principali istituzioni finanziarie in Italia e in Europa, con una particolare attenzione al settore delle Banche Reti di consulenti finanziari.

Ernesto Vergani, giornalista professionista, si occupa di comunicazione e di tematiche economiche e culturali

Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

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