Milano, 23/07/2024 – Dal 2021 al 2023 le prime tre banche italiane (Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco BPM) eccellono in incremento della capitalizzazione di mercato pari al +25,0%, rispetto alle corrispettive britanniche (-0,2%, HSBC, Barclays, Lloyds Bank), tedesche (-0,5%, Deutsche Bank, Commerzbank, DZ Bank), francesi (-7,6%, BNP Paribas, Crédit Agricole, Societe Generale) e statunitensi (-11,3%, J.P. Morgan, Bank of America, Citigroup). Si distinguono positivamente altresì le spagnole (+30,1%, Santander, BBVA, CaixaBank). A trainare la performance delle italiane ha contribuito l’incremento degli utili (per 15,6 p.p.) ma anche la ripresa delle aspettative (per 9,4 p.p.). Lo sostiene una ricerca di Excellence Consulting.
Il lavoro della società di consulenza milanese, intitolato “Determinanti della market capitalization nel settore bancario internazionale”, analizza la capitalizzazione delle principali banche europee e anglosassoni alla luce delle dinamiche dei tassi, rimasti su livelli molto bassi fino al 2022 (con il tasso di rifinanziamento principale dal marzo 2016 pari a zero), poi risaliti vertiginosamente dal luglio 2022 per frenare l’inflazione e tuttora su alte quote (4,25% a giugno 2024, fonte: BCE). Anche i tassi americani hanno seguito un andamento simile: dopo essersi attestati su livelli bassissimi per un lungo periodo (0,25% tasso dei fondi federali dal dicembre 2008 al dicembre 2015), si sono leggermente normalizzati tra il 2016 e il 2020, per poi alzarsi rapidamente da 0,25% del marzo 2022 fino al 5,50% di giugno 2024 (fonte: Fed).
Tale dilatazione dei tassi ha generato una maggiore reddittività delle banche, soprattutto laddove le stesse hanno incrementato il margine di interesse. Solo le prime tre banche italiane (Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco BPM) dal 2021 al 2023 vedono gonfiare gliutili (da 6,3 a 18,5 mld euro, +194%). Per quanto riguarda le straniere, sempre dal 2021 al 2023, gli utili delle britanniche (HSBC, Barclays, Lloyds Bank) e delle tedesche (Deutsche Bank, Commerzbank, DZ Bank) salgono rispettivamente da 32,2 a 40,4 mld sterline (+25%) e da 5,5 a 9,5 mld euro (+72%). Si riducono gli utili delle francesi (BNP Paribas, Crédit Agricole, Societe Generale) e delle statunitensi (J.P. Morgan, Bank of America, Citigroup), rispettivamente da 21,0 a 19,8 mld euro (-6%) e da 102,3 a 84,1 mld dollari (-18%). Col segno più l’utile delle spagnole (Santander, BBVA, CaixaBank): da 18,0 a 23,9 mld euro (+33%).
L’oggetto dell’analisi è stato scomporre le determinanti dell’incremento della capitalizzazione per verificare quanto effettivamente di esso è dovuto alla salita degli utili e quanto invece a un miglioramento delle aspettative di crescita delle banche stimato dal mercato. Per le banche italiane l’innalzamento della capitalizzazione, pari al +25,0%, deriva per il 15,6% dalla lievitazione degli utili, ma anche per il 9,4% dalle aspettative di crescita. Invece, la riduzione della capitalizzazione dipende, rispettivamente circa incremento degli utili e riduzione delle aspettative, per le banche britanniche (pari al -0,2%) per il 3,6% e per il -3,8%, per le tedesche (-0,5%) per il 7,2% e per il -7,7%, per le francesi (pari al -7,6%) per il -0,8% e per il -6,8%, per le statunitensi (pari al -11,3%) per il -1,9% e per il -9,4%. Di segno positivo l’incremento della capitalizzazione delle spagnole, pari al +30,1%, dovuto per il 5,6% all’aumento degli utili e per il 24,5% a quello delle aspettative di crescita.
“La nostra analisi – spiega Maurizio Primanni, ceo di Excellence Consulting – dimostra che l’incremento del market capitalization delle principali banche italiane, come nel caso delle spagnole e non delle britanniche, tedesche, francesi e statunitensi, è dovuto non solo all’utile prodotto, legato all’andamento dei tassi, ma anche agli effetti delle aspettative. È come se il mercato dicesse alle banche: ‘Aumento la tua capitalizzazione perché hai guadagnato con i tassi, ma mi aspetto che tu investa in diverse opzioni, in innovazione dei modelli di business ed evoluzione dei comportamenti dei dipendenti.'”
La ricerca di Excellence Consulting è stata pubblicata sull’edizione de Il Sole 24 Ore del 23/07/2024 e ripresa dalle principali testate di settore