Articoli

Net-Zero Banking Alliance: il ruolo delle banche nella transizione verso la neutralità climatica

di Alessio Cozza, Consultant in Excellence Consulting, e Daniela Porcaro, Consultant in Red Public

La Net-Zero Banking Alliance (NZBA), istituita dalle Nazioni Unite e lanciata nell’aprile 2021 dal United Nations Environment Programme Finance Initiative (UNEP FI), è un gruppo composto da importanti banche globali impegnato a finanziare un’ambiziosa azione per il clima che mira a guidare la transizione dell’economia reale verso emissioni nette zero di gas serra entro il 2050.

L’obiettivo del Net-Zero Banking Alliance è allineare il settore bancario agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, il cui fine è limitare l’aumento della temperatura globale a ben al di sotto dei 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Le banche che fanno parte dell’Alleanza si impegnano a fissare obiettivi basati sulla scienza (Science Based Targets, SBTi) per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050 (o prima), e a sviluppare piani di transizione per sostenere la decarbonizzazione dell’economia globale. Questi obiettivi, scientificamente validati e ambiziosi, vanno oltre una mera riduzione delle emissioni di gas serra: mirano a creare un’impronta ecologica complessivamente più sostenibile e responsabile per le attività finanziarie.

La Net-Zero Banking Alliance, inoltre, è l’acceleratore climatico per i Principi per il Responsible Banking (PRB) dell’UNEP FI e l’alleanza specifica per il settore bancario nell’ambito della Glasgow Financial Alliance for Net Zero (GFANZ). Come parte di un movimento più ampio nel settore finanziario, la NZBA si integra con altre iniziative come la Net-Zero Asset Owner Alliance e la Science-Based Targets Initiative.  Questi programmi collaborativi incentivano l’adozione di strategie sostenibili e la diminuzione dell’impronta ecologica.

La NZBA, contando 144 membri di cui 9 in Italia, svolge quindi un ruolo guida per il settore bancario globale fornendo supporto per la progettazione, l’impostazione e il raggiungimento degli SBTs, obiettivi di riduzione ambiziosi da raggiungere entro il 2050 o prima.

LA RICERCA DI RED PUBLICESG banking/ Intesa Sanpaolo e Unicredit spiccano tra le banche europee per comunicazione e governance

Unendosi all’Alleanza, le banche si impegnano anche a misurare e rendere conto dei progressi compiuti verso i loro obiettivi di zero emissioni nette, e a lavorare in collaborazione con altre banche, stakeholder e regolatori per promuovere il cambiamento.

Governance

La governance dell’NZBA è strutturata in diversi modi per garantire un’efficace gestione e coordinamento delle attività. L’Alleanza è guidata da un Comitato Direttivo composto da rappresentanti di alto livello delle banche aderenti che si occupa di prendere decisioni strategiche e di fornire orientamenti generali per le attività dell’Alleanza.

A supporto delle attività vi è un Segretariato funge da organo esecutivo, si occupa della gestione quotidiana delle operazioni e coordina le attività dell’Alleanza, gestendo inoltre la comunicazione e la collaborazione tra i membri assicurando il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.

Per garantire una rappresentanza equilibrata e inclusiva, l’Alleanza prevede la partecipazione di diverse categorie di membri, tra cui banche globali, regionali e locali, nonché organizzazioni di supporto con il fine di assicurare che le diverse prospettive ed esperienze siano prese in considerazione nello sviluppo delle iniziative.
Complessivamente, la governance si basa sulla collaborazione tra i membri, l’orientamento strategico del Comitato Direttivo e l’operatività del Segretariato, al fine di guidare le banche verso la neutralità climatica e un futuro sostenibile.

Le regole della NZBA sono definite per garantire un impegno efficace e coerente da parte delle banche aderenti nell’affrontare la sfida del cambiamento climatico e lavorare verso obiettivi di neutralità climatica, poiché esse devono sviluppare piani di riduzione delle emissioni basati su obiettivi specifici e misurabili. Questi piani dovrebbero utilizzare metriche e indicatori appropriati per monitorare i progressi nel tempo e considerare l’intera catena del valore della banca, inclusi i finanziamenti e gli investimenti.

Alcune delle principali regole e disposizioni della NZBA includono:

1. Adesione volontaria: le banche possono aderire alla NZBA volontariamente, impegnandosi a sostenere gli obiettivi e i principi dell’Alleanza.

2. Impegno verso la neutralità climatica: gli enti aderenti si impegnano a raggiungere la neutralità climatica, ovvero a bilanciare le emissioni di gas serra con azioni di riduzione e compensazione.

3. Pianificazione e reporting: le banche devono sviluppare piani dettagliati per ridurre le loro emissioni di gas serra e monitorare e riportare regolarmente i progressi compiuti verso gli obiettivi di neutralità climatica.

4. Collaborazione e scambio di migliori pratiche: le banche si impegnano a collaborare tra loro e con altre parti interessate per condividere le migliori pratiche, l’esperienza e le conoscenze per accelerare la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.

5. Ambizione crescente: la NZBA incoraggia le banche ad adottare obiettivi sempre più ambiziosi nel tempo, al fine di accelerare la transizione verso la neutralità climatica e l’adozione di pratiche sostenibili.

6. Monitoraggio e valutazione: la NZBA monitora e valuta l’efficacia delle azioni intraprese dalle banche aderenti per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e assicurare l’adeguatezza delle misure adottate.

7. Trasparenza e accountability: la NZBA promuove la trasparenza attraverso la pubblicazione di rapporti sull’andamento delle attività e l’impatto raggiunto dalle banche aderenti, al fine di rendere conto dei progressi compiuti e favorire la responsabilità.

Scopi e compiti delle banche

La NZBA richiede alle banche aderenti di sviluppare piani di transizione dettagliati per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 o prima. Questi piani devono includere:

  • Riduzione delle Emissioni Scope 1 e Scope 2: le banche devono implementare misure per ridurre le emissioni dirette e indirette, come migliorare l’efficienza energetica degli edifici, passare a veicoli aziendali a basse emissioni e acquistare energia rinnovabile.
  • Riduzione delle Emissioni Scope 3: poiché le emissioni Scope 3 rappresentano la parte più significativa delle emissioni totali per le banche, le istituzioni devono lavorare a stretto contatto con clienti, fornitori e altre parti interessate per promuovere pratiche sostenibili lungo tutta la catena del valore. Questo può includere la valutazione e la gestione delle emissioni dei portafogli di investimenti e finanziamenti, promuovendo la transizione a basse emissioni di carbonio nei settori finanziati.

A proposito di quest’ultimo punto, occorre sottolineare che i principali contributi alle emissioni Scope 3 delle banche deriva dagli investimenti in settori ad alto impatto ambientale, come i combustibili fossili e l’industria estrattiva. Questi settori sono notoriamente ad alta intensità di carbonio e sono responsabili di una quota significativa delle emissioni globali di gas serra.

Per affrontare le emissioni Scope 3, le banche devono adottare strategie di mitigazione efficaci e promuovere la responsabilità nelle loro attività di finanziamento e investimento. Attraverso investimenti responsabili, promozione di pratiche sostenibili e trasparenza nel reporting, le banche possono contribuire significativamente alla decarbonizzazione dell’economia globale e alla costruzione di un futuro sostenibile.

Altre iniziative

Nel settore finanziario, il reporting e la pianificazione sono aspetti cruciali per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere trasparenza e accountability.

Le banche devono sviluppare piani dettagliati per ridurre le loro emissioni di gas serra, monitorare regolarmente i progressi e riportarli in modo accurato e trasparente. La trasparenza e l’accountability sono fondamentali per promuovere la fiducia nel settore finanziario, e gli enti dell’Alleanza devono essere trasparenti nella divulgazione delle proprie emissioni di gas serra e delle azioni intraprese per ridurle. Questo può includere la pubblicazione di rapporti annuali sulle performance ambientali e sociali e la partecipazione a iniziative di divulgazione volontaria come il Carbon Disclosure Project (CDP).

Per quanto riguarda il reporting finanziario e le normative, le banche e le istituzioni finanziarie sono soggette a specifiche normative che richiedono la divulgazione delle informazioni relative al cambiamento climatico e alle emissioni di gas serra. A tal proposito, vi è il contributo della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), che offre un quadro per la divulgazione volontaria delle informazioni finanziarie legate al clima coprendo aspetti come l’impatto delle emissioni di gas serra sui bilanci e sulle attività finanziarie.

Infine vi è il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) dell’Unione Europea, che richiede alle istituzioni finanziarie di divulgare informazioni sulla sostenibilità dei loro prodotti finanziari. In tal modo, esso promuove la trasparenza sulle pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG) delle istituzioni finanziarie e mira a prevenire il greenwashing, assicurando che gli investitori abbiano accesso a informazioni chiare comparabili riguardo all’impatto sostenibile dei loro investimenti.

In definitiva, possiamo dire con certezza che la NZBA rappresenta un passo fondamentale per il settore bancario globale nella lotta contro il cambiamento climatico. Attraverso un impegno condiviso verso obiettivi scientificamente basati e un forte orientamento alla sostenibilità.

Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

(*) Campi obbligatori