L’editoriale di Maurizio Primanni per il mensile FundsPeople
II nuovo anno si apre con scenari in rapida evoluzione per il mondo della finanza. Nel momento in cui si scrive, Donald Trump si è da poco insediato per la seconda volta alla Casa Bianca, la guerra in Israele vede una tregua, mentre il conflitto in Ucraina rimane irrisolto. L’Europa, cui è strettamente legata l’Italia, si trova in una fase di profonda incertezza, con Germania e Francia in difficoltà economica e politica e un’agenda complessa per la Commissione europea guidata da Ursula Von Der Leyen, chiamata a rispondere alle scelte del nuovo corso statunitense. Tuttavia, il cambiamento è sempre ambivalente: rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità.
IL MERCATO, RILANCIO DEL RISPARMIO GESTITO
Dal nostro osservatorio, ci aspettiamo che la BCE prosegua con una politica di riduzione dei tassi di
interesse per stimolare l’economia europea. Questo scenario porterà banche commerciali e reti di consulenza a orientare sempre più la clientela verso il risparmio gestito. In questo contesto, la consulenza finanziaria evoluta diventerà essenziale: non si tratterà solo di proteggere il patrimonio, ma di costruire soluzioni “olistiche” che tengano conto delle aspettative di vita, degli ambiti professionali/imprenditoriali e dei desideri personali e familiari. Le nuove tecnologie saranno determinanti, soprattutto nelle loro declinazioni più avanzate, come l`Intelligenza Artificiale (IA) e la data science. Questi strumenti migliorano l’efficienza operativa e sono fondamentali per attrarre le nuove generazioni. In un anno che si prevede di forte volatilità sui mercati finanziari, il risparmio gestito, supportato da tecnologie innovative, rappresenterà un pilastro fondamentale per il comparto finanziario.
TRA PROTEZIONISMO E DISCONTINUITÀ, IL NUOVO PANORAMA INTERNAZIONALE
Il ritorno di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti sarà un elemento di forte discontinuità. La sua amministrazione adotterà l’approccio MAGA (Make America Great Again), già declinato in campagna elettorale. L’Europa sarà chiamata a reagire velocemente, aumentando la sua competitività e rafforzando le sue relazioni economiche con gli USA. La strategia su temi come ambiente, politiche del lavoro e relazioni bilaterali con Cina, Russia, Regno Unito e Paesi BRICS sarà da rivedere, influenzando inevitabilmente il contesto economico globale. In particolare, l’enfasi sulle politiche protezionistiche, dazi e misure anti-immigrazione potrebbe generare inflazione negli Stati Uniti, spingendo la Fed verso ulteriori rialzi dei tassi. Questo approccio si contrapporrà alle strategie opposte della BCE, amplificando le divergenze tra le due sponde dell’Atlantico.
TECH, DIFESA E MADE IN ITALY LE PRIORITÀ PER IL FUTURO
Figure come Elon Musk, parte integrante della squadra di Donald Trump, indicano che il settore tech
continuerà a essere un driver fondamentale per l’innovazione, la crescita e la finanza. A livello geopolitica, l’Europa sarà chiamata a rafforzare la propria autonomia strategica, non solo in ambito economico. La difesa è un compatto in crescita, con l’Unione europea orientata verso una maggiore cooperazione militare tra gli Stati membri. Ciò sarà anche il riflesso delle richieste di Trump per un maggiore impegno economico degli alleati NATO. Infine, il Made in Italy: complice le difficolta di Francia e Germania, l’Italia potrebbe beneficiare di un governo più stabile e di un sistema produttivo più flessibile per avvantaggiarsi prima e meglio delle opportunità che emergeranno. Settori come meccanica, moda e alimentare saranno da tenere in considerazione. Da ultimo, continuerà a essere utile mantenere l’attenzione sul compatto energetico, la guerra in Ucraina potrebbe continuare a influenzare il costo del gas, consolidando la necessità di diversificare le fonti energetiche e investire in soluzioni alternative.
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