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PSD3 e PSR: cosa cambia per i pagamenti digitali in Europa

di Andrea Gnetti e Chiara Resmini, rispettivamente CEO e Associate Manager in Excellence Payments

Open Banking, sicurezza e innovazione con il New Payments Package

Il 2025 si preannuncia come un anno importante per i pagamenti digitali in Europa. Con l’introduzione del New Payments Package, una serie di proposte legislative e iniziative strategiche che mirano a migliorare l’esperienza dei consumatori e delle imprese nel settore dei pagamenti, il percorso europeo di maggiore tutela del consumatore e progressiva apertura del mercato continua. Oltre agli aspetti tecnici della normativa, è importante analizzare alcune questioni fondamentali: queste novità riusciranno a rispondere alle vere esigenze di consumatori e imprese? Quali sono gli impatti per gli operatori del mercato?

Il New Payments Package, pubblicato dalla Commissione Europea nel 2023, comprende la PSD3, una direttiva con aggiornamenti alla PSD2 (la direttiva che ha aperto la strada all’open banking e introdotto la Strong Customer Authentication), nuove regole sulla condivisione dei dati finanziari con la FIDA, e un regolamento complementare (PSR) finalizzato ad armonizzare l’applicazione delle disposizioni tra gli Stati membri.

Questo pacchetto di normative va ad aggiungersi ad altre importanti iniziative nel settore, quali l’Instant Payments Regulation, applicata dal 9 gennaio 2025, che obbliga i PSP ad offrire bonifici istantanei equiparando le loro commissioni a quelle dei bonifici ordinari e il progetto dell’Euro Digitale atteso nei prossimi anni, che rappresenterà un’ulteriore sfida per i fornitori di servizi di pagamento.

La pubblicazione del New Payments Package, attesa entro il primo semestre, richiederà ai PSP di iniziare già quest’anno le attività di adeguamento, nello specifico alla PSD3 e al PSR, frutto di un riesame della PSD2 attualmente in vigore.

La nuova direttiva e il regolamento mirano a risolvere quattro questioni emerse come prioritarie dall’analisi dello stato attuale della regolamentazione del mercato: migliorare la sicurezza contro le frodi per rafforzare la fiducia nei sistemi di pagamento, rafforzare l’open banking, armonizzare le norme tra Stati membri e garantire una concorrenza equa tra attori bancari e non bancari.

I temi più rilevanti presenti nel New Payments Package per l’offerta e l’utilizzo degli strumenti di pagamento sono affrontati nella PSR. In questa regolamentazione troviamo le disposizioni volte a rafforzare la fiducia nel sistema di pagamento con regolamentazioni in ambito di gestione frodi e trasparenza, oltre a integrazioni alla precedente direttiva in materia di open banking e garanzie di equa concorrenza tra attori bancari e non bancari. L’approccio individuato dalla Commissione di includere nel pacchetto normativo un Regolamento direttamente applicabile in tutti gli Stati Membri a integrazione della Direttiva (focalizzata su disposizioni di autorizzazione e vigilanza) garantisce invece armonia a livello di regolamentazione del settore nel mercato interno.

Sicurezza e fiducia nei pagamenti digitali: le novità di PSD3 e PSR

La fiducia del consumatore è il fulcro di qualsiasi modello di business di successo. La PSD2 ha fatto passi importanti in questa direzione riducendo il numero di frodi con l’introduzione della SCA (Autenticazione forte del cliente), ma l’evoluzione della tecnologia, la crescente sofisticazione delle frodi e la crescita in tutti gli Stati Membri dell’adozione dei sistemi di pagamento digitali hanno portato il regolatore a intervenire per garantire la continuità della tutela del consumatore e il mantenimento della sua fiducia. La PSR promette di rafforzare ulteriormente la sicurezza, obbligando, ad esempio, a verificare la corrispondenza tra il nome beneficiario e IBAN (Check IBAN) prima di confermare una transazione anche nei bonifici ordinari e migliorando i meccanismi di monitoraggio delle transazioni e condivisione delle frodi tra gli operatori di settore.

Il Regolamento introduce, inoltre, specifiche relative ad obblighi di trasparenza nell’ottica di aumentare la consapevolezza del consumatore nel momento della transazione e della gestione delle controversie: il Parlamento con gli emendamenti al testo della Commissione rafforza questo punto parlando espressamente di “comunicazione trasparente e facilmente comprensibile”. In particolare, il Regolatore insiste sulle disposizioni di trasparenza in 3 macro-ambiti: operazioni in valuta, operazioni di prelievo e la gestione delle controversie con comunicazioni che rendano più accessibile all’utente finale la conoscenza delle commissioni applicate dai PSP, inclusa la loro composizione, e le modalità per effettuare eventuali reclami.

Per incentivare l’adozione delle soluzioni di pagamento digitali per i consumatori più vulnerabili che ricorrono frequentemente al contate, il testo della PSR proposto dalla Commissione, rafforzato dagli emendamenti del Parlamento, propone: disposizioni circa le modalità di comunicazioni ai consumatori che devono essere “chiare e comprensibili”, impegni nell’educazione al riconoscimento delle frodi per la loro prevenzione e l’obbligo di rivedere i processi di SCA per garantirne l’accessibilità anche con mezzi differenti dallo smartphone.

Le evidenze dell’ultimo studio della BCE sul comportamento di pagamento dei consumatori europei confermano, infatti, che i pagamenti in contanti rimangono il mezzo più frequentemente utilizzato nei punti vendita, anche se in continuo declino (52% nel 2024 vs 79% nel 2016) a favore di una costante crescita degli strumenti digitali. L’importanza di avere opzioni di pagamento in contanti resta alta per i consumatori europei, addirittura in crescita dal 2022 (31% di consumatori che ritiene importante avere l’opzione di pagare in contanti vs 27% del 2022 – ultima rilevazione). Inoltre, mentre le carte di pagamento sono ormai consolidate come strumento di pagamento preferito tra tutti i target, indipendentemente da fascia d’età o livello di educazione, tra gli elementi che potrebbero persuadere i consumatori a provare “nuove soluzioni di pagamento” la motivazione più citata è “più alti livelli di sicurezza” (37%) con un peso maggiore rispetto a “facilità d’uso” (34%) e “economicità” (29%).

Open Banking: PSD3 e PSR rimuovono le barriere?

L’open banking è stato uno degli obiettivi più ambiziosi della PSD2, e ora con PSD3 e, soprattutto, PSR si punta a rafforzare questa trasformazione. L’idea è quella di creare un ecosistema in cui dati e servizi circolino liberamente tra banche e terze parti (AISP e PISP), offrendo agli utenti esperienze più fluide e personalizzate.

Tuttavia, i risultati degli anni successivi all’entrata in vigore della PSD2 rivelano che, sebbene l’adozione di soluzioni di open banking sia cresciuta (+1,7% nel 2024), siamo ancora lontani dal pieno potenziale. I player del settore segnalano tra le principali problematiche: barriere tecnologiche, un’offerta limitata, alti costi di investimento, lacune regolamentari, API bancarie di scarsa qualità e customer experience poco soddisfacente.

L’analisi della nuova regolamentazione rivela che l’intento del Regolatore è proprio quello di lavorare sulle principali problematiche segnalate dagli operatori di mercato: le nuove norme promettono di eliminare gli ostacoli tecnici, obbligando gli operatori del sistema a fornire interfacce standard e accessibili alle terze parti per facilitare l’innovazione e garantire equa concorrenza.

Da questo punto di vista, la cooperazione e la proposizione di soluzioni accessibili, trasparenti e in grado di offrire servizi a valore aggiunto per il consumatore finale sarà la chiave per un concreto passo avanti verso il sistema di open banking e, più in generale, di open finance auspicato dall’Unione Europea. Tale sistema è supportato anche dalla proposta del nuovo framework per l’accesso e l’utilizzo sicuro dei dati finanziari contenuto nel regolamento denominato “Financial Data Access” (FIDA).

New Payments Package: quando entra in vigore?

Attualmente, le normative incluse nel New Payments Package attendono il parere del Consiglio Europeo, dopo essere state approvate con emendamenti in prima lettura dal Parlamento Europeo ad aprile 2024.

Le ultime previsioni segnalano l’entrata in vigore dei documenti definitivi entro la prima metà del 2025, tuttavia l’applicabilità delle disposizioni sarà effettiva tra la fine del 2026 e inizio 2027.

È importante per gli operatori del sistema avviare, non appena le nuove normative saranno emanate, le analisi per capire come adeguarsi alle nuove disposizioni non solo da un punto di vista normativo, ma andando ad analizzare rischi e opportunità nello sviluppo del proprio business.

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Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

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