La ricerca di Excellence Consulting che si sofferma sui cambiamenti delle politiche commissionarie delle reti è al centro di un articolo di Luca Spoldi pubblicato sul numero di novembre del noto mensile Bluerating.
C’erano una volta le management fee, erogate dalle mandanti ai loro consulenti finanziari per l’attività di collocamento e per la gestione delle relazioni con i clienti.
Cambiamenti radicali
Negli anni il quadro è cambiato radicalmente, con le banche sempre più concentrate sul collocamento di titoli, fondi e di prodotti assicurativi mentre le reti di consulenti finanziari, secondo una ricerca di Excellence Consulting sui modelli di business adottati nell’asset & wealth management italiano, sono passate dal collocamento di prodotti al collocamento di servizi, in particolare delle gestioni patrimoniali, per le quali il costo della consulenza è stato peraltro gestito con modalità simili a quelle già applicate attraverso le management fee dei singoli fondi d’investimento.
Questo almeno nel decennio 2007-2017, ossia ante Mifid 2, mentre per il presente e soprattutto per il futuro occorrerà trovare nuove fonti di ricavi, per esempio sviluppando prodotti d’investimento a sostegno dell’economia reale, come sono stati i fondi collegati ai Piani individuali di risparmio (Pir) fino alla poco felice e recente modifica della normativa.