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Il potere dell’arte nella formazione

Di Mario Morelli, CEO di Excellence Education

L’arte è un carattere distintivo dell’essere umano, un’espressione culturale che si è evoluta nel corso dei secoli assumendo forme sempre diverse: dalle più classiche come pittura, musica, letteratura, teatro, danza, alle più moderne come cinema, fotografia, street art e performing art.

La presenza costante dell’arte nella lunga vita dell’umanità ha fatto sì che diventasse un elemento innato in ognuno di noi, un linguaggio spesso difficile da parlare ma non da sentire: tutti siamo in grado di avvicinarci all’arte e di intuirne i messaggi più profondi.

Gli artisti si legano all’arte, ma l’arte non si lega esclusivamente agli artisti, al contrario dialoga con chiunque sia disposto a sentirla.

Pertanto, la potenza evocativa dell’arte applicata in varie discipline è un mezzo potente per giungere a un’interiorizzazione ampia e profonda dei loro obiettivi e contenuti specifici.

È questo il caso, a titolo esemplificativo e non esaustivo, della medicina, della psicologia e, naturalmente, dell’educazione e della formazione.

In particolare, l’arte nella formazione aziendale ha più potenzialità:

  • Individualmente, le persone allenano capacità fondamentali quali concettualizzazione, astrazione e prototipizzazione; l’arte, inoltre, ci richiede di porci domande esercitando lo spirito critico per un apprendimento formativo attivo e personalizzato;
  • In team l’arte esercita la capacità di confronto, critica costruttiva e condivisione di esperienze e significati, inoltre, il dialogo su un terreno a estrema valenza simbolica, metaforica e personale sviluppa significativamente le capacità comunicative;
  • A livello organizzativo, l’arte può portare a rivitalizzare l’intera cultura aziendale affinando l’orientamento al pensiero strategico delle persone, elemento chiave per la stabilità di lungo periodo dell’istituzione.

Concretamente l’arte può essere applicata alla formazione aziendale con più finalità, di cui ricordiamo le principali:

  • Arte incentivante: arricchire un momento formativo con un’attività artistica può rafforzare significativamente l’apprendimento e il ricordo. Un’aula di sviluppo professionale che si concluda con una visita guidata di carattere culturale potenzia l’efficacia esperienziale complessiva con benefici significativi che si estendono anche all’interiorizzazione dei temi relativi all’incontro;
  • Arte aggregativa: creare occasioni per fruire insieme dell’arte. La sperimentazione in gruppo di un’esperienza artistica e della sua valenza simbolica è una delle tecniche più efficaci per rinforzare stabilmente le relazioni. Pensiamo ad esempio agli eventi di teambuilding incentrati su attività teatrali, pittoriche o culinarie;
  • Arte active learning: i partecipanti sono protagonisti veri e propri della realizzazione di un’attività artistica prevalentemente di natura teatrale o cinematografica. In un corso di sviluppo di competenze organizzative o di negoziazione può essere chiesto ai partecipanti di sviluppare e recitare una storia che proponga questi temi decontestualizzandoli dall’ambito aziendale

La gestione di questi interventi richiede figure professionali esperte capaci di configurare le proposte formative più in linea con i bisogni, scegliendone poetica e linguaggio, e di guidare i partecipanti, assicurandosi che comprendano il senso dell’intervento, sciogliendo le eventuali resistenze.

In questo modo i partecipanti realizzeranno “un’opera d’arte” corale, sperimentando l’attualità di un linguaggio antico, profondamente umano, straordinariamente capace di trasferire attraverso i suoi simboli e le sue metafore i messaggi formativi attesi.

Questo vigoroso potere dell’arte è descritto in modo illuminante da un’affermazione di Paul Cézanne: “Io vi devo la verità in pittura, e ve la dirò”.

Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

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