di Andrea Casole – Training Specialist di Excellence Education
I recenti dibattiti sul futuro del mercato del lavoro si sono concentrati principalmente sul fatto che diverse professioni siano o meno a rischio di automazione. Uno scenario sicuramente rilevante da tenere in considerazione, ma non l’unico cambiamento che ci si prospetta sul mercato del lavoro, molte altre tendenze infatti si affermano con sempre maggiore forza giorno dopo giorno, per citarne alcune: la globalizzazione, l’invecchiamento della popolazione, l’urbanizzazione e l’ascesa della green economy.
In uno studio condotto da Nesta, Oxford Martin School e Pearson, chiamato “The future of skills: employment in 2030”, si è tracciato come è probabile che l’occupazione cambi alla luce di tutte queste evoluzioni, e quali sono le implicazioni per abilità e conoscenze. Il metodo utilizzato ha portato ad analizzate le probabili dinamiche in diverse parti del mercato del lavoro: da settori come quello alimentare e sanitario all’industria manifatturiera.
Lo studio ha fatto luce sulle abilità che potrebbero essere maggiormente richieste, scoprendo una forte richiesta di abilità interpersonali, abilità cognitive di ordine superiore e abilità di sistema.
Più nel dettaglio, c’è un’enfasi particolarmente forte sulle abilità interpersonali. Queste includono l’insegnamento, la percezione sociale e il coordinamento, nonché le conoscenze correlate, come la psicologia e l’antropologia. Ciò è coerente con la letteratura sul tema che certifica l’importanza delle competenze sociali nel mercato del lavoro. Ci sono buone ragioni per ritenere che le competenze interpersonali continueranno a crescere d’importanza, non solo quando le organizzazioni cercano di ridurre i costi di coordinamento, ma anche mentre si confrontano con il contesto culturale in cui aumentano la globalizzazione e la diffusione della tecnologia digitale.
Lo studio di Nesta ha stilato, partendo da una lista di 120 skills, sia soft che hard, una classifica delle abilità che saranno più richieste nel mercato del lavoro del futuro.
Di seguito riportiamo le prime 5:
- Judgment and decision making: la capacità di considerare costi e benefici di potenziali azioni per scegliere quelle più appropriate;
- Fluency of ideas: la capacità di elaborare una serie di idee su un argomento (il numero di idee è in questo caso rilevante, non la loro qualità, correttezza o creatività);
- Active leraning: la capacità di comprendere le implicazioni di nuove informazioni per risoluzione dei problemi e processi decisionali, attuali e futuri;
- Learning strategies: la capacità di selezionare e utilizzare metodi e procedure di formazione/didattica appropriati per la situazione, quando si imparano o si insegnano cose nuove;
- Originality: la capacità di elaborare idee insolite ed intelligenti su un determinato argomento o situazione, o sviluppare modi creativi per risolvere un problema.
Tutte e cinque queste abilità, appartengono alla categoria delle soft skills, ovvero attitudini personali trasversali, non legate a competenze tecniche specifiche, ma applicabili in ogni ambito lavorativo e/o personale.
L’evoluzione tecnologica ha aumentato considerevolmente la velocità di cambiamento del mercato del lavoro. Basti pensare alla lista delle società più capitalizzate al mondo, al loro sviluppo negli ultimi anni ed al cambiamento che hanno portato nelle nostre vite. In futuro, è prevedibile un’evoluzione sempre maggiore, che porterà il mercato del lavoro a continui e rapidi cambi di tendenza che dovranno essere sostenuti e supportati da una continua formazione professionale ma soprattutto personale.
Ogni evoluzione, deve essere sorretta dalla capacità di applicare le proprie competenze in scenari differenti. In questo contesto le soft skill diventano necessarie per adattarsi rapidamente ai cambi di tendenza.
Come apprenderle, educarle e testarle sarà un tema centrale per il nostro più prossimo futuro.
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