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Conquista te stesso: la metodologia del coaching

Di Giovanni Frangi, Senior Manager di Excellence Education


Parlare di coaching oggi significa parlare di una tematica molto “alla moda”, e per questo motivo particolarmente abusata e distorta. Tale dinamica rischia di banalizzare la profondità dei concetti che stanno alla base di questa metodologia che può rivestire in realtà un ruolo importante nel percorso di crescita di una persona e nell’aumento dell’efficacia delle sue performance. 

Il coaching, infatti, è una metodologia di sviluppo personale in cui il coach sostiene il proprio allievo (coachee), nel raggiungimento di uno specifico obiettivo. Tra coach e coachee si instaura una relazione facilitante orientata all’acquisizione di consapevolezza e allenamento delle proprie forze interiori.

Per spiegare l’obiettivo del coaching di solito viene utilizzata una frase di Paul Bryant, giocatore e allenatore di football americano scomparso nel 1983: “Ciò che conta non è la volontà di vincere: quella ce l’hanno tutti. Ciò che conta è la volontà di prepararsi a vincere.” Nelle parole del tecnico sportivo troviamo proprio l’essenza della attività di un coach e cioè saper far emergere le risorse interiori di una persona, prerequisito fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi definiti.

Il coaching è perciò quell’attività di relazione profonda tra due persone che permette al coach di aiutare attivamente i suoi clienti nello sviluppo di specifiche competenze comportamentali che portano a realizzare cambiamenti evolutivi personali e professionali. 

Lo scopo, quindi, è quello di aiutare a sviluppare specifiche competenze comportamentali attraverso la capacità di “tirar fuori” e di rinforzare le abilità delle persone attraverso l’osservazione, l’incoraggiamento e il feedback. 

Questa modalità, conosciuta anche con il nome di performance coaching (quando viene declinata in ambito lavorativo) o di life coaching (quando si applica a tematiche più personali) viene svolta attraverso l’ascolto e l’analisi attenta dei comportamenti dei clienti e fornisce in risposta degli spunti di riflessione che aiutino a migliorarsi in contesti e situazioni specifiche facendo leva sulle proprie risorse interiori.

Individuare degli obiettivi ben formulati, una durata definita e risultati attesi chiari sono attività fondamentali per un percorso di coaching efficace poiché attraverso essi il coach è in grado di aiutare il cliente a essere focalizzato e a seguire una direzione di sviluppo personale. 

In questa attività il coach, attraverso il feedback positivo e il meccanismo dell’incoraggiamento, con messaggi espliciti aiuta le persone a sviluppare la flessibilità interiore per raggiungere più efficacemente gli obiettivi desiderati. 

Un coach capace utilizza strumenti di analisi e mappatura che aiutino il cliente a rendere oggettivi fattori fisici e mentali che producono un comportamento efficace e ad applicare questi fattori di successo in modo più consapevole così da produrre risultati efficaci anche in altri contesti. 

Una delle attività principali del coach è quella di sviluppare la capacità di ancoraggio cioè rendere i propri clienti abili nell’accedere e spostare le proprie risorse interiori tra contesti e situazioni diverse. 

Tutto questo è possibile soltanto se, partendo da obiettivi condivisi, il coach è in grado di ascoltare quello che il cliente racconta senza pregiudizi di sorta leggendo e riformulando in maniera positiva le difficoltà espresse senza dare loro interpretazioni personali. Il coach non deve essere confuso con uno psicologo in quanto gli ambiti di azione sono completamente diversi come anche le finalità del rapporto di aiuto e sostegno. 

Verrebbe dunque da chiedersi che utilità trae il cliente da un percorso di coaching. Come già detto, è fondamentale che ogni percorso abbia una durata e degli obiettivi definiti: il coach non deve creare dipendenza, ma, lavorando sulle forze interiori del cliente, deve dargli la possibilità di camminare autonomamente sostenuto dai suggerimenti e dai risultati ottenuti nel percorso. 

I percorsi di coaching sono uno strumento la cui utilità è trasversale ai rami di business e al livello professionale dei partecipanti. Utilizzarli per espandere il potenziale dei clienti è un investimento sicuramente proficuo per qualsiasi organizzazione che voglia massimizzare il ritorno sugli investimenti in termini di costo. 

I risultati insegnano che le risorse coinvolte in questo tipo di percorsi partecipano in maniera molto più proattiva alla vita e alla crescita delle organizzazioni, contribuendo con un significativo aumento di produttività, capacità di innovazione e miglioramento dei processi. 

La scoperta delle proprie potenzialità, della consapevolezza della falsità del limite che a volte ci si autoimpone vengono fatte emergere da un percorso di coaching che trasforma radicalmente le persone e, di conseguenza, le aziende andando a costruirne la cultura del futuro. 

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Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

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