Di Gianni Minetti, Associate Partner di Excellence Education
Nell’avvincente universo delle aziende, un teorema matematico può disegnare nuove rotte per il successo collettivo: la Teoria dei Giochi di John Nash. Il principio alla base di questa teoria parla la lingua della strategia, della collaborazione e dell’intelligenza emotiva, trasformandosi così in una bussola per i team che navigano nei mari tempestosi delle aziende.
La Teoria dei Giochi
Proviamo ad immaginare l’azienda come una grande rappresentazione teatrale, dove ogni attore/dipendente fa delle scelte non solo seguendo il proprio copione, ma anche osservando le mosse altrui. È qui che Nash rivela la sua intuizione: esiste un punto di equilibrio, un momento magico in cui, se si agisce in armonia, tutti possono aspirare a un finale migliore rispetto a quello che avrebbero agendo da soli. Nash ci insegna che non è la ricerca di un vantaggio personale, ma la scoperta di una soluzione collettiva che porta al risultato ottimale per l’azienda.
Il puzzle delle persone
In un’azienda le persone sono i pezzi di un puzzle: limitate numericamente e da posizionare con cura. Gestire efficacemente il “Puzzle delle persone” significa collocare ogni pezzo nel posto giusto. Vediamo in che modo:
- Identificate chiaramente ogni pezzo: dalle competenze del singolo individuo, alle sue motivazioni e potenzialità.
- Stabilite le priorità: come in un puzzle, alcune parti sono fondamentali per iniziare a costruire l’immagine complessiva.
- Utilizzate strumenti di project management per organizzare il lavoro in modo trasparente e monitorare l’avanzamento nel tempo, assicurandovi che ogni pezzo venga collocato con precisione.
- Promuovete la flessibilità per adattare il team ai cambiamenti o per scoprire nuove sinergie.
- Celebrate ogni volta che un pezzo si incastra perfettamente riconoscendo il contributo individuale al successo collettivo.
Questi passaggi trasformano la gestione delle risorse in un’attività collaborativa e strategica, dove ogni pezzo del puzzle contribuisce alla realizzazione di un’opera d’arte.
L’orchestra delle decisioni
Nell’orchestra delle decisioni aziendali, armonizzare le diverse voci richiede una direzione attenta e inclusiva. Per trasformare il caos delle opinioni individuali in una sinfonia, il primo passo è stabilire un “Direttore d’orchestra”, ovvero un leader che coordina, ma che sa anche ascoltare e garantire che ogni voce venga ascoltata.
Un consiglio pratico è implementare momenti di brainstorming strutturato, dove ogni membro ha il tempo per esprimere le proprie idee senza interruzioni, come se fosse un assolo in un concerto. Poi, utilizzate tecniche o strumenti di feedback per decidere quale melodia seguire, assicurando che la decisione finale suoni il più possibile armoniosa per tutti. Nei momenti di maggior “caos” aziendale, la melodia potrebbe evolvere in una fastidiosa cacofonia: in questo caso spetta al “Direttore d’orchestra” scuotere con più veemenza la propria bacchetta e ricondurre tutti i musicisti alla sinfonia desiderata da ogni membro del team.
Il ballo delle negoziazioni
Negoziazione è una parola che evoca immagini di scontro, ma se la guardiamo attraverso gli occhiali della Teoria dei Giochi, diventa piuttosto un ballo. Nel ballo delle negoziazioni aziendali, allora ogni passo conta e la sincronia è fondamentale.
Per danzare con successo, il primo consiglio è di conoscere la musica: comprendere a fondo gli interessi e le necessità di tutte le parti coinvolte vi permetterà di anticipare i movimenti e guidare la danza. Praticate l’ascolto attivo, mantenendo un atteggiamento aperto e ricettivo: si tratta di seguire il ritmo assicurandovi che nessuno perda il passo. Altro step importante è la preparazione: prima di entrare in pista, pianificate la vostra coreografia, definendo gli obiettivi della negoziazione e le possibili contromosse. Infine, mantenete sempre una prospettiva positiva e costruttiva, cercando di trasformare ogni negoziazione in un’opportunità per rafforzare le relazioni e costruire ponti. Il ballo delle negoziazioni si trasformerà così in un’esperienza reciprocamente vantaggiosa.
Un nuovo inizio
Integrare la Teoria dei Giochi nei team aziendali non è solo un esercizio intellettuale, ma un invito a guardare oltre il proprio orizzonte, a cercare successi che siano davvero condivisi.
Chi meglio di Nash per accompagnarci in questa conclusione: “Credo che le persone debbano lavorare insieme per ottenere risultati che siano di beneficio per la comunità, per la società, o per l’umanità in generale.”
Un promemoria potente del fatto che nel mondo del business, così come nella vita, la collaborazione e il lavoro di squadra possono portare a successi che superano di gran lunga ciò che gli individui possono ottenere da soli.
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