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Ricerca Excellence Consulting: “In cinque anni l’AI può far guadagnare fino a 100 miliardi di raccolta alle reti di consulenza finanziaria”

Milano, 06/10/2025/L’Intelligenza Artificiale non è soltanto un fattore di efficienza, ma anche una leva concreta di crescita. Per le reti italiane di consulenza finanziaria (Fideuram ISPB, Banca Mediolanum, Fineco Bank, Banca Generali, Allianz Bank, Azimut, Zurich Bank, Credem, Mediobanca Premier, Widiba, ecc.) potrebbe generare fino a 100 miliardi di euro di raccolta aggiuntiva nei prossimi cinque anni. È quanto emerge da una ricerca di Excellence Consulting, basata sui dati Assoreti (media 2019-2024) e su una survey proprietaria condotta su un panel di circa 200 consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede.

Il risultato si inserisce in una tendenza più ampia: secondo il rapporto ABI Lab di marzo 2025, l’AI è già la prima area di investimento tecnologico delle banche italiane, davanti a resilienza operativa e cybersecurity. Inoltre, la Banca d’Italia, in un intervento del luglio 2025 fondato sulla sua FinTech Survey relativa al biennio 2023-24, ha ricordato che gli investimenti in AI degli intermediari vigilati si sono quadruplicati, passando da meno dello 0,5% a quasi l’1,5% dei costi operativi.

Per arrivare all’esito, la ricerca del Gruppo Excellence calcola due effetti distinti.
Se si guarda all’impatto sul tempo liberato al CF, i consulenti stimano che l’AI riduca in media del 24% le ore dedicate a task operativi (–31% pianificazione/organizzazione del lavoro e gestione back-office, –26% analisi documentale e gestione compliance, –19% ricerca di informazioni). Questo tempo recuperato grazie all’AI è stato ipotizzato da Excellence che venga reindirizzato dal CF alla gestione della relazione con i clienti (+18%). Sulla base delle risposte ottenute alla survey è stato conseguentemente stimato un potenziale di acquisizione di circa 8 nuovi clienti per anno per ciascun CF: su un orizzonte quinquennale, ciò equivale a circa 40 nuovi clienti per consulente.

Passando invece allo sviluppo dei clienti già in portafoglio, cioè il secondo effetto, la survey ha evidenziato che solo una minoranza dei CF (15%) non si aspetta impatti significativi, mentre la maggioranza segnala un potenziale di ricaduta rilevante: 39% prevede un incremento annuo della raccolta tra +16% e +30%, e un ulteriore 25% stima un impatto superiore al 30%. In media, questo significa per ciascun consulente un’attesa di incremento della raccolta sul portafoglio già in gestione in media nell’ordine di quasi il 30%.

A livello di sistema, considerando che le reti riescano ad evolvere il loro modello di servizio ai clienti attraverso la piena utilizzazione del potenziale fornito dall’AI, la stima dell’effetto combinato dei due driver sopra citati porta ad un’attesa rispetto a quanto i CF sono già in grado di produrre oggi pari a circa 100 miliardi di raccolta incrementale in 5 anni.

“Questa ricerca dimostra che l’Intelligenza Artificiale non è solo un fattore di efficienza, ma può rappresentare per le reti di CF anche un significativo driver di crescita – dichiara Maurizio Primanni, ceo del Gruppo Excellence. Quando libera tempo ai consulenti, quel tempo diventa disponibile sia per aumentare il livello di servizio da offrire ai clienti già gestiti, sia per acquisire nuove relazioni cliente. Tutti i principali operatori del mercato italiano credo si siano già attivati per rendere disponibili ai CF nuovi tool basati sull’Intelligenza Artificiale, ma a fare la differenza sarà anche la disponibilità dei CF di evolvere il loro modo di lavoro utilizzando efficacemente tali nuovi tool. C’è ancora molto da fare: per le reti e per l’intero settore, ma è indubbio che investire in AI significa costruire oggi le basi della competitività del settore di domani.”

La ricerca di Excellence Consulting è stata riportata da numerose testate di settore, tra cui Bluerating, Azienda Banca, Wall Street Italia, Repubblica/Finanza

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Whistleblowing

L’Istituto del “Whistleblowing” è riconosciuto come strumento fondamentale nell’emersione di illeciti; per il suo efficace operare è pero cruciale assicurare una protezione adeguata ed equilibrata ai segnalanti. In tale ottica, al fine di garantire che i soggetti segnalanti siano meglio protetto da ritorsioni e conseguenze negative, e incoraggiare l’utilizzo dello strumento, in Italia è stato approvato il D.Lgs. n.24 del 10 marzo 2023 a recepimento della Direttiva (UE) 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni.

Il decreto persegue l’obiettivo di rafforzare la tutela giuridica delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o europee, che ledono gli interessi e/o l’integrità dell’ente pubblico o privato di appartenenza, e di cui siano venute a conoscenza nello svolgimento dell’attività lavorativa.

Segnalazione

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